«Vince la sinistra a vocazione minoritaria. Che rinuncia a governare le sfide del nostro tempo e si limita a coltivare una nicchia autoreterenziale».
Il capogruppo del Pd alla Camera, Antonello Soro, non usa mezzi termini per spiegare che avrebbe preferito la vittoria di Nichi Vendola piuttosto che quella di Paolo Ferrero.
Perché?
«Sembra che la mozione di Ferrero si ponga come primo obiettivo la lotta al riformismo. Si amplia la distanza tra noi e il Prc».
Per il Partito democratico può essere anche un elemento dichiarezza rispetto alle scelte future.
«Questa è sicuramente la prova del nove. E’ la prova che quello che abbiamo fatto era indispensabile, che non era possibile mantenere in vita il centrosinistra nella forma originaria. Ed è la prova che se alle elezioni hanno preso il 3% non è per colpa nostra ma per la loro difficoltà a parlare a larga parte del Paese».
Quindi per voi sarà più facile scegliere IaIleanza con l’Udc?
«Con Casini dialoghiamo perché stiamo entrambi all’opposizione, Il tempo delle alleanze verrà più avanti. E le decideremo sulla base dei programmi. Per ora constatiamo che Ferrero coltiva la vocazione minoritaria».