Roma, 8 febbraio 2014
“Non intendo raccogliere le provocazioni polemiche del ministro D’Alia. Ma non posso non esprimere il disagio per la palese confusione in cui versa un rappresentante del governo che non conosce il contenuto delle leggi che lo stesso ministero da lui diretto ha proposto al Parlamento e confonde il significato delle paroleĀ “comunicazione” e “diffusione on line”. In ogni caso ribadisco che trasparenza e privacy devono sempre trovare un equilibrio, che Governo e Parlamento possono modificare le leggi, che il Garante ha il dovere di rispettarle e il diritto di essere rispettato”.