(Ansa del 5 maggio 2014)
“La disciplina in materia di protezione dei dati personali non può essere invocata per negare l’accesso ai dati dei vitalizi dei consiglieri regionali. Il Consiglio potrà, in ogni caso, decidere, nell’ambito della sua autonomia istituzionale, di rendere note queste informazioni”.
Così risponde all’Ansa il Presidente dell’Autorità per la privacy, Antonello Soro, in merito alla vicenda sulla possibile diffusione dei vitalizi dei consiglieri cessati dal mandato.
L’Authority precisa inoltre che “il quesito proposto dal Presidente del Consiglio regionale della Sardegna non è ancora pervenuto, ma quando arriverà non potremmo che ribadire quanto già affermato in precedenti occasioni”. Una sollecitazione in tal senso era stata infatti annunciata dal Presidente dell’assemblea Gianfranco Ganau affinchè il Garante confermasse o eventualmente riformulasse il parere espresso lo scorso 3 febbraio a proposito della pubblicazione dei vitalizi.
Rispondendo a un quesito del Consiglio regionale della Lombardia, l’Authority aveva affermato – secondo quanto riferito dall’Assemblea sarda – che “qualunque informazione relativa a persona fisica, identificata o identificabile, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione – da parte dei soggetti pubblici – è ammessa unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento”.
Ganau si era comunque detto pronto a rendere pubblici i compensi di consiglieri e ex consiglieri ma “nel pieno rispetto delle leggi e senza violare i diritti delle persone”, appellandosi quindi al garante per un chiarimento sulle norme vigenti.