Soro: dico no a pubblicare audio integrali

(Il Messaggero, 13 giugno 2014, di Sonia Oranges)

 

Gli atti non vanno pubblicati integralmente, senza una selezione di ciò che è di interesse pubblico e ciò che attiene alla vi­ta privata delle persone: Antonello Soro, presidente dell’Auto­rità garante per i dati personali, è appena sceso da un aereo e, a una prima verifica di quanto divulgato dell’interrogatorio di Claudio Scajola, non pare contento.

Ci troviamo davanti a una violazione della privacy?

“Premetto che non ho a disposizione tutti gli elementi necessari a una valutazione precisa, ma la pubblicazione dell’audio dell’interrogatorio di Scajola, parrebbe essere stato effettuato in violazione del regime di pubblicità degli atti d’indagine. Potrebbe darsi che quegli atti, in questa fase, dovessero essere maggiormente cautelati”.

Non sono atti di interesse pubblico?

“Certamente alcuni stralci hanno un interesse pubblico. E infatti, caduto il segreto istruttorio, bisogna darne notizia. E nel giusto modo. Non tutto deve essere pubblicato, bisogna svolgere un’adeguata selezione delle informazioni, distinguendo quelle che sono davvero di interesse collettivo, da ciò che si limita a rivelare particolare della vita privata dei singoli. Altrimenti prevale ilgiornalismo di trascrizione, e non quello finalizzato a divulgare reali notizie”.

Interviene l’Autorità?

“Non posso davvero pronunciarmi, su questo. Mi limito a ribadire che, in ogni caso, restano seri dubbi sull’idea che possano essere riversati integralmente, via internet, radio o tv, gli audio relativi agli interrogatori di persone che si trovano in stato di detenzione”.

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