La Lega vuole una Chiesa che non dia più fastidio

Epolis, 10/12/2009

 

Ci appare profondamente sconfortato Antonello Soro. Sconfortato dall’azione di governo dalle “rozze” uscite leghiste, dalla condotta della politica tutta. Persino dalla rotta intrapresa dal suo Pd. Insomma, “alla vigilia di una fase molto rischiosa per il nostro sistema politico” non resta che trattenere il fiato, chiudere gli occhi, e sperare che prima o poi questo stillicidio abbia fine.

Soro, partiamo dalla Finanziaria. E’davvero “un cazzotto in faccia”?
Due anni fa ci avevano detto che la prima Finanziaria di Tremonti avrebbe avuto valore triennale, studiata per evitare “l’assalto alla diligenza”. Ma dopo quella ne hanno fatte una dozzina di manovre. E l’ultima, è la più clamorosa negazione di quella premessa.

In che senso?
E’ una raccolta di manovrine, di piaceri fatti a destra e a manca, del tutto irrilevante rispetto alla crisi del Paese. E’ lo specchio delle difficoltà del governo, costretto a blindare il testo perché ha paura della sua maggioranza.
E ora ci si mette pura le Lega, che mette in imbarazzo i cattolici Pdl.
Il termine “cattolico” nella politica italiana ha sempre più un significato incerto. Un po’ perché essere cattolico non definisce una categoria politica, un po’ perché nessun partito può rivendicare la rappresentanza esclusiva degli elettori cattolici. Semmai l’autonomia della politica dovrebbe essere il fondamento dei partiti.

Un sogno…
In questi anni sono prevalse interpretazioni strumentali del neoclericalismo di facciata. Un ceto politico disposto a tutto, magari a fare crociate sul testamento biologico, e contemporaneamente ostentare i segni di un edonismo privo di valori. Così può accadere che la Lega abbia alternato momenti di esaltazione (penso alla battaglia del crocifisso sulla bandiera), ai riti pagani delle ampolle, ai matrimoni celtici…

Come spiega questa alternanza?
La chiave di lettura è doppia: culturale e politica. Quella culturale parte dall’assunto che la politica è sempre più separata dai valori, le parole sono suoni senza significato durevole. Il presente costituisce il massimo dell’orizzonte tollerabile, il futuro… del futuro non importa.E poi c’è il racconto che prevale sulla realtà. Deriva dal berlusconismo, ma è ormai diffuso in tutta la politica italiana.

E la chiave politica?
L’aspetto politico è il più temibile. Nella Lega c’è la pretesa di spingere la chiesa da una parte, e costringerla – anche con intimidazioni – verso un ruolo subalterno alla loro politica. E’ una pretesa rozza e velleitaria, ma non per questo meno temibile.

Perché proprio Tettamanzi
Attaccare Tettamanzi – uno degli uomini più in vista della Chiesa – significa voler intimidire la Chiesa nella sua interezza. E lo fa su un terreno, quello dell’immigrazione, primario: la Lega confida di creare un nuovo blocco sociale che nasce dalla paura, che individua negli immigrati la causa di ogni male, e che identifica nella Lega e i suoi alfieri la panacea, la chiave di volta. La Lega vuole una Chiesa che non dia fastidio.

Nessuna bordata a Fini?
Quando gli insuccessi diventano evidenti, crescono le spinte divisive. Più peso ha la Lega e più ci si allontana dal partito originario. Siamo alla vigilia di una fase molto rischiosa per il sistema politico italiano.

Tornando a Fini, ora Rutelli gli lancia una strizzatine d’occhio.
Mi sembra che il racconto superi di gran lunga la realtà: non credo che Rutelli abbia futuro, anzi, mi sembra che la sua “impresa” si sia già afflosciata. E poi le composizioni non si fanno a tavolino. Ma al di là di Rutelli, nel Pd c’è un problema. Non temo scissioni, questo no, ma c’è il timore d un ritorno nostalgico al passato.

Questa è anche la sua paura?
Si, come tutti quelli che scommisero sulla nascita di un partito in cui il carattere prevalente era l’inclusività, piuttosto di rilanciare le vecchie parole d’ordine del secolo XX. Ma credo sia giusto dare a Bersani il suo tempo.

Il segretario riuscirà a tamponare l’emorragia cattolica?
Le decisioni dei singoli parlamentari non hanno rilievo strategico. Lo avrebbe una scissione, ma non credo sia in agenda. Comunque a molte nostre domande ancora non abbiamo avuto risposte.

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