A proposito del MAN

03/06/2008

 

Ho sempre pensato che la politica non debba rinunciare al suo ruolo concludente: che questo deve fondarsi sull’ascolto e sul confronto ma, infine, sulla responsabilità della decisione.
Personalmente credo che la soluzione proposta dal MAN sia rispettosa della piazza Nivola poiché ne interpreta lo spirito sostanziale al di là del mero rispetto formale.
Credo che il Museo abbia esigenze e specificità che richiedono soluzioni non “ordinarie” e penso infine che, in caso di disaccordo, sia giusto lasciare l’ultima parola al MAN che ben conosce le sue esigenze e ha dato ampia prova in questi anni di conoscere anche il senso più profondo dell’arte nelle sue più svariate espressioni.
Il MAN è un centro di eccellenza: fra i pochi presenti a Nuoro. Ha raggiunto questo risultato in un tempo relativamente breve, ed anche questo non è usuale. Il suo ruolo è riconosciuto unanimemente a livello nazionale. Il numero di visitatori sempre crescente testimonia del fatto che la qualità premia sempre ed è capace di vincere qualunque diseconomia di localizzazione. Dimostra, ancora, che con l’intelligenza e la qualità si può competere anche in settori tradizionalmente appannaggio di realtà urbane di maggiore dimensione.
Ora il Museo deve far fronte al suo successo e ha la necessità di crescere e riorganizzarsi.
Ha scelto, anche in questo, la via più difficile : dare vita ad una sistema museale diffuso con più sedi, sia pure vicine fra loro.
Scelta coraggiosa, lontano dalla più facile rivendicazione di un solo grande spazio espositivo nel quale organizzare la sua attività.
Perciò il MAN ha predisposto un progetto di ristrutturazione di un piccolo edificio che prospetta sulla splendida Piazza Sebastiano Satta. Il progetto prevede di fare un’unica grande apertura di ingresso al piano terra eliminando le finestre dei piani superiori.
Su questa scelta si è accesa una disputa ancora in corso.
C’è una sottile ironia nella vicenda che coniuga la nuova sede del MAN e la Piazza di Nivola perché anche quest’ultima è una crezione “recente” di grande successo, testimonianza del fatto che l’intelligenza e la qualità dell’intervento hanno saputo creare il luogo simbolo del centro storico di Nuoro la dove prima erano dei vicoli ed un isolato centrale che è stato demolito.
Oggi la Città, di fronte al progetto di ristrutturazione proposto dal MAN, si esercita in una artificiosa divisione fra i sostenitori di una soluzione progettuale di tipo “conservativo” ed un’altra di tipo “innovativo”.
Nel frattempo chi dovrebbe farlo non decide, il progetto non viene approvato e le esigenze del MAN passano in secondo piano.
Non è certo la politica a dover decidere cosa sia meglio in una disputa culturale che non può vedere né vincitori né soccombenti su tesi sulle quali si discute da sempre sia in urbanistica che in architettura e perfino nel restauro.
Ma la politica ha comunque la responsabilità di compiere scelte in un tempo breve, anche quando le scelte comportano divisioni.
Così seppero fare gli amministratori che vollero Piazza Satta ed accettarono di dare vita ad un intervento difficile e innovativo.
Non si può continuare all’infinito nel rinvio in attesa del pronunciamento di commissioni ed esperti poiché i termini della questione sono oramai chiari e non hanno necessità di ulteriori istruttorie, ma semplicemente di decisioni.

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